Il PLR è preoccupato dall’attuale situazione in Europa in materia di politica di sicurezza. Il riconoscimento dell’indipendenza delle regioni ucraine di Lugansk e Donetsk da parte della Russia rappresenta una violazione del diritto internazionale, dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina, così come degli accordi di Minsk. Questa situazione sul nostro continente è estremamente preoccupante e inaccettabile.
La diplomazia internazionale è chiamata a dare il proprio contributo per disinnescare la situazione. La Svizzera e il DFAE, sotto la guida del Presidente della Confederazione Ignazio Cassis, possono analogamente giocare un ruolo in questo contesto grazie ai nostri buoni uffici. Ma ciò presuppone che i belligeranti siano disposti a sedersi al tavolo delle trattative.
La crisi in corso lo dimostra: la politica di sicurezza è un tema più attuale che mai. La difesa della sicurezza e della libertà è un compito centrale per lo Stato. Per questo, è necessaria una politica di sicurezza moderna con un esercito ben equipaggiato. Ciò significa quindi che l’acquisto di aerei da combattimento moderni è urgente e necessaria. Ma la crisi ucraina mostra anche che la sicurezza va preparata a livello internazionale. L’ONU e l’OCSE rivestono in questo senso un ruolo importante nella prospettiva di una soluzione pacifica dei conflitti. Il principio seguente va applicato: il diritto prima della forza. È nell’interesse della Svizzera.
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