L'approvvigionamento elettrico del nostro Paese rappresenta una sfida enorme. La decarbonizzazione della mobilità e del riscaldamento aumenterà la domanda di elettricità di 22 TWh. Se l'elettricità proveniente dalle centrali nucleari scomparirà tra qualche anno, ci sarà ancora una carenza di 22 TWh all'anno. La Svizzera ha quindi bisogno di almeno 44 TWh di elettricità in più nei prossimi anni per garantirsi un approvvigionamento sicuro. L’atto mantello su questo tema, che viene discusso questa settimana in Consiglio nazionale, pone le basi per il rafforzamento della produzione nazionale di elettricità da fonti rinnovabili nel contesto della Legge sull'Energia e della Legge sull'Approvvigionamento Elettrico.
Già nel febbraio 2022, il PLR aveva individuazto la necessità di agire e aveva adottato la risoluzione "Meno slogan, più energia". L'attuale atto mantello contiene diverse delle richieste formulate dal PLR, è equilibrato e realizzabile. Per il PLR, è fondamentale accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili, soprattutto nel campo del fotovoltaico e dell'idroelettrico. I progetti che sono stati bloccati e ritardati per anni, come l'innalzamento della diga del Grimsel, non possono aspettare – servono centrali elettriche, non ostruzionismo!
Anche l'aumento dell'efficienza energetica è un aspetto importante. Il PLR chiede che questo percorso non avvenga affrontato tramite divieti, ma tramite incentivi. Ad esempio, concedendo deduzioni fiscali su diversi anni per la ristrutturazione degli edifici.
L'apertura del mercato dell'elettricità è un pezzo importante del puzzle
Fino a quando le energie rinnovabili non saranno sviluppate in modo significativo, è necessario che le centrali nucleari continuino a funzionare finché la loro sicurezza sarà garantita. È incomprensibile e ingenuo che un'alleanza di centro-sinistra, sostenuta dai Verdi, abbia rifiutato la scorsa settimana in Consiglio Nazionale di discutere di un'estensione della durata di vita delle centrali.
Il PLR chiede anche di accelerare gli sforzi per raggiungere un accordo sul mercato dell'elettricità con l'UE. Senza un rapporto regolamentato in questo settore, si rischia un blackout. Un'apertura completa del mercato dell'elettricità rappresenterebbe un tassello importante del puzzle energetico. È deplorevole che la maggioranza della commissione punti sulla suddivisione in questo settore. Ecco perché il PLR ha presentato una "proposta per un concetto di mercato elettrico libero".
Per il PLR, è essenziale che il futuro dell'approvvigionamento energetico non si basi su programmi ideologici irrealistici, ma che vengano attuate soluzioni pragmatiche per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento stesso e la nostra qualità di vita.
È anche chiaro che l'attuazione concreta deve seguire l'atto mantello. Da un lato, si chiede alle aziende elettriche di farlo, ma toccherà anche alle autorità preposte al rilascio delle licenze di elaborare rapidamente i progetti in questione.
PLR.I Liberali Radicali. Avanti insieme.