Presto o tardi, il momento della verità arriva. Questa primavera la sinistra ha promesso una tredicesima pensione AVS, senza però dire chi la pagherà. Ora che il Consiglio federale ha respinto la pessima idea del Centro di una tassa sulle transazioni finanziarie e che tutti i “compagni” si sono accorti che il denaro magico non esiste, le cose rischiano di finire male. Il Centro e la Sinistra vogliono indebolire i consumatori attraverso l’aumento dell'IVA. È una tattica del salame, che costa miliardi e peserà sulle spalle del ceto medio. Non appena verrà introdotto il primo aumento dell'imposta, i cittadini si troveranno a pagare miliardi in più ogni anno. Dopodiché, la popolazione potrà abituarsi per due o tre anni prima che arrivi la prossima mazzata fiscale, che sarà ancora più costosa.
L’onestà è fondamentale
Il PLR non parteciperà a queste manovre tattiche disoneste. La tredicesima AVS sarà versata a partire dal 2026 e questo non è in discussione. Ma il suo finanziamento deve essere chiarito rapidamente, nell'ambito di una riforma globale del sistema AVS che va realizzata in ogni caso. Il Parlamento ha già conferito il relativo mandato nel 2021. La Consigliera federale Baume-Schneider deve ora assumersi le proprie responsabilità e presentare una riforma al più tardi entro la fine del 2025. Tutte le opzioni di finanziamento - strutturali e basate sulle entrate - devono essere discusse. È inaccettabile infilare le mani prematuramente al portafoglio dei cittadini, prima ancora che la politica abbia risparmiato un solo franco nel bilancio federale. Il PLR si opporrà a questa proposta in Parlamento e, se necessario, anche alle urne.
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