Garantire il dinamismo economico e una manodopera qualificata
La carenza di lavoratori qualificati in Svizzera continuerà a crescere a causa dell'elevata domanda per questi profili, della continua tendenza all'accademizzazione e, a lungo termine, a causa dell’evoluzione demografica. La modernizzazione e la flessibilizzazione del mercato del lavoro e del diritto del lavoro sono indispensabili. Gli incentivi devono essere concepiti per sfruttare al meglio il potenziale disponibile nella popolazione. Ciò include misure per mantenere le persone nel mercato del lavoro il più a lungo possibile, stimoli per aumentare il lavoro a tempo parziale e per utilizzare al meglio il potenziale della manodopera qualificata nazionale e straniera. Allo stesso tempo, è necessario rafforzare il sistema duale di istruzione e formazione professionale, che rappresenta un pilastro fondamentale del modello svizzero di successo e garantisce una forza lavoro qualificata.
Meno burocrazia - più digitalizzazione
Per sfruttare al meglio il personale specializzato disponibile, sono necessari processi efficienti. Occorre evitare requisiti normativi non necessari ed eliminare gli incentivi negativi. La marea di leggi e regolamenti limita la nostra libertà e la Svizzera sta soffocando sotto il peso di una burocrazia che costa soldi, tempo ed energie nervose.
Per semplificare gli oneri amministrativi, i processi dovrebbero essere digitalizzati, i servizi di e-government dovrebbero essere potenziati e l'e-ID dovrebbe essere introdotta rapidamente. I potenziali investitori e le aziende interessate devono inoltre poter disporre di un punto di contatto centralizzato, attraverso uno sportello unico, dove ricevere tutti i chiarimenti necessari. Implementando sistemi di elaborazione più efficienti, le rispettive tasse potrebbero essere ridotte di conseguenza. Anche la qualità delle infrastrutture va migliorata (rete telefonica, rete elettrica, rete idrica, mobilità, ecc). Gli ostacoli attuali, ad esempio per quanto riguarda la tecnologia 5G, rischiano di mettere il nostro Paese in una posizione di svantaggio.
Il PLR si impegna con forza nel sostenere decisioni basate sulla scienza e sui rischi, cioè a gestire i rischi invece di vietare le tecnologie. In questo senso, dovrebbe essere facilitato l'uso di tecnologie moderne (ad esempio, nuovi processi di ingegneria genetica).
Per proteggere le nostre imprese da inutili costi normativi, il PLR ha proposto una soluzione efficace: il freno normativo. Come per il freno all'indebitamento, le norme che impongono un onere particolarmente gravoso alle imprese dovrebbero richiedere una maggioranza qualificata quando vengono votate in parlamento. Inoltre, un organo di vigilanza indipendente per le valutazioni sull’impatto della regolamentazione potrebbe rappresentare una soluzione, e una data di scadenza ragionevole per le leggi dovrebbe essere implementata laddove possibile e ragionevole.
A causa della sua complessità e delle numerose deroghe, il prelievo dell'IVA rappresenta un notevole onere amministrativo e finanziario per le imprese. Per semplificare il sistema dell'IVA, andrebbe finalmente introdotta un'aliquota unica. Inoltre, si potrebbe prevedere una semplificazione delle transazioni commerciali nel settore dell'IVA, ad esempio abolendo la rendicontazione effettiva fino al servizio finale. Nell'ambito dell'imposizione diretta delle persone fisiche, l'obiettivo di arrivare ad una Easy Swiss Tax resta valido. Poiché ogni punto di imposta in più significa una perdita di libertà personale, potere d'acquisto e competitività, il PLR torna a chiedere un'imposta sul reddito moderata e semplice e un'imposta sulle società altrettanto limitata e semplice. Inoltre, la progressione a freddo va compensata in tutte le sue sfaccettature. L'adeguamento delle aliquote e delle detrazioni dell'imposta federale diretta consente a un'ampia fetta di popolazione di beneficiare di sgravi fiscali. È necessario esaminare la pertinenza dei regolamenti esistenti. Occorre inoltre eliminare i problemi legati alla progressione reale, poiché grazie alla crescita economica reale i contribuenti si trovano costantemente confrontati a livelli di progressione più elevati.
Nel mercato, lo Stato è sempre più visto come un concorrente del settore privato, distorcendo così la concorrenza. In ogni situazione, laddove non ci si trova confrontati con distorsioni del mercato, i servizi devono essere forniti da soggetti privati. Le aziende pubbliche non dovrebbero essere coinvolte. Particolare attenzione va prestata alla certezza del diritto. Un quadro giuridico stabile e la certezza della pianificazione che ne deriva sono essenziali per le imprese esistenti e per la creazione di nuove realtà imprenditoriali.
Il quadro giuridico deve essere ulteriormente migliorato per incoraggiare gli imprenditori, anziché ostacolarli, in modo che possano sfruttare il loro potenziale a beneficio dell'economia e della società. In particolare, dovrebbe essere possibile costituire una società al 100% in modo digitale, compresi il processo di registrazione nel registro di commercio, l'autenticazione delle firme e delle dichiarazioni di intenti. Inoltre, il trattamento fiscale del capitale di rischio e delle partecipazioni azionarie dei dipendenti dovrebbe essere reso più vantaggioso. La creazione di un nuovo status di lavoro retribuito nel diritto delle assicurazioni sociali contribuisce anche a promuovere il lavoro autonomo o l'imprenditorialità
Le nostre richieste:
- Promuovere la digitalizzazione per semplificare le procedure amministrative (in particolare, introduzione tempestiva dell'e-ID; sviluppo di servizi di e-government);
- Agevolare l’utilizzo di tecnologie moderne, senza divieti tecnologici preventivi;
- Introduzione di un freno normativo;
- Istituzione di un organismo indipendente per la revisione e la valutazione dell'impatto normativo;
- Introduzione di un’aliquota IVA unica e semplificazione dell'IVA nelle transazioni commerciali;
- Eliminare gli effetti collaterali della progressione a freddo e della progressione reale;
- Eliminare le distorsioni della concorrenza da parte delle imprese pubbliche;
- Promuovere l'imprenditorialità (in particolare, facilitazione nella creazione di imprese; nuovo status per i lavoratori autonomi che utilizzano piattaforme, adattamento delle norme fiscali per le nuove imprese).
Sfruttare il potenziale interno e migliorare l'equilibrio tra lavoro e famiglia
In Svizzera esiste un potenziale lavorativo dormiente che deve essere sfruttato. A causa dei licenziamenti volontari, le aziende si trovano ad affrontare una carenza di personale e di specialisti, che spesso devono essere reclutati dall'estero. Ciò richiede la rimozione degli ostacoli e l’introduzione di incentivi mirati.
La progressione fiscale dovuta alla somma dei redditi delle coppie sposate, in particolare, rappresenta un freno alla motivazione e alla carriera. Spesso il lavoro del secondo salariato non è conveniente dal punto di vista economico, per cui le donne (ancora, per lo più) riducono il loro impegno lavorativo o rinunciano del tutto ad un impiego. Per far cambiare questa situazione, è necessario introdurre una tassazione individuale. Le donne PLR hanno spianato la strada a questo processo presentando con successo l'iniziativa per la tassazione individuale.
È inoltre necessario migliorare le strutture di accudimento extrafamigliare, come la riduzione della burocrazia per i posti di accudimento extrafamigliare o la deducibilità dei costi effettivi per l'assistenza esterna, oltre ad esaminare altre misure per far crescere il tasso di partecipazione alla forza lavoro. Analogamente, va introdotto un diritto del lavoro moderno e flessibile, privo di burocrazia inutile e di eccessiva regolamentazione. Ciò va a vantaggio sia dei dipendenti sia dei datori di lavoro: da un lato, i dipendenti beneficiano di un'organizzazione più flessibile della loro vita lavorativa e familiare, dall'altro, i datori di lavoro possono rispondere meglio alle esigenze specifiche del loro settore e ridurre gli oneri amministrativi. Ad esempio, le industrie che hanno la possibilità di ridurre l'attività durante i mesi invernali e quindi di contribuire al risparmio energetico, dovrebbero avere la possibilità di implementare orari di lavoro più flessibili durante l’anno per poter compensare le perdite.
Anche il potenziale dei lavoratori anziani va maggiormente riconosciuto e sfruttato, perché hanno un'esperienza lavorativa e competenze significative da mettere a disposizione. I disincentivi che bloccano l'accesso dei lavoratori anziani al mercato del lavoro devono essere eliminati. È importante, ad esempio, che un’attività professionale oltre l’età di riferimento possa comunque generare delle rendite.
Le nostre richieste:
- Introduzione della tassazione individuale;
- Modernizzazione e flessibilizzazione del diritto del lavoro, senza inutile burocrazia e regolamentazioni eccessive (in particolare, eccezioni e semplificazioni nella registrazione dell'orario di lavoro; facilitazione del lavoro serale e nei fine settimana);
- Miglioramento delle strutture di accudimento extrafamigliare;
- Promozione di un congedo parentale flessibile;
- Rendere possibile la costituzione di una rendita da reddito da lavoro anche dopo il pensionamento.
Maggiore flessibilità per i paesi terzi
Il reclutamento di manodopera da Paesi terzi dovrebbe essere facilitato. Le attuali quote destinate ai Paesi terzi non sono esaurite a causa dell'elevata complessità del sistema. La distribuzione delle quote per cantone rappresenta un ulteriore ostacolo. È essenziale introdurre un sistema di reclutamento semplice, basato sulle esigenze dell'economia.
Gli studenti stranieri provenienti da Paesi terzi che hanno completato la loro formazione in Svizzera, ad esempio, spesso non riescono a rimanere nel nostro paese abbastanza a lungo dopo la laurea per trovare un lavoro adeguato, perché le condizioni sono troppo rigide. I frutti dell'investimento pubblico nell'istruzione di questi studenti vengono quindi troppo spesso raccolti all'estero. Per far fronte alla concorrenza internazionale, è essenziale adattare le attuali condizioni. Una proroga del permesso di soggiorno dopo la laurea o un maggiore sostegno nella ricerca di un lavoro in Svizzera, potrebbero contribuire a prevenire la fuga di cervelli. Inoltre, le università dovrebbero offrire un maggior numero di programmi internazionali (ad esempio, attraverso la creazione di una scuola di economia dell'ETH) che attirerebbero studenti stranieri nei settori in cui la Svizzera è a corto di manodopera.
Le nostre richieste:
- Facilitare l'accesso alle quote dei paesi terzi;
- Prorogare il permesso di soggiorno dopo la fine degli studi per gli studenti stranieri;
- Offrire più programmi internazionali nelle università.