Con la decisione di rinviare il cambiamento di sistema nell’ambito dell’imposizione della proprietà dell’alloggio, dal Consiglio nazionale non emerge un segnale incoraggiante. Con la sua proposta di rinvio, il Centro mostra la sua opposizione ad un dibattito costruttivo e, di conseguenza, anche alla soppressione del valore locativo. Contrariamente alla sua proposta iniziale di riduzione del valore locativo, il Centro giustifica la domanda di rinvio con il fatto che “ha quale obiettivo un cambiamento radicale del sistema”. Il tentativo di ergersi a salvatori del progetto, naufraga di fronte ai fatti, più eloquenti di mille parole. Il PLR si rammarica per questo andazzo preoccupante, soprattutto perché, fino a poco tempo fa, sembrava che una collaborazione costruttiva fosse possibile su questo importante dossier.
Le proposte della Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) hanno costituito la base delle discussioni e il PLR ha sempre sottolineato di essere aperto ai compromessi. È prassi nel nostro sistema bicamerale, che un progetto non venga completamente dibattuto e discusso all’inizio del processo parlamentare. Il rinvio odierno rompe con questa procedura, che ha tuttavia dimostrato a più riprese la sua validità.
L’imposta che tassa il nulla
Il Gruppo liberale radicale si batte da anni per l’abolizione del valore locativo. Sarebbe ora di fare passi avanti su questo tema. L’imposta sul valore locativo tassa un reddito fittizio – vale a dire, in definitiva, che si tratta di un’imposta che tassa il nulla. Oltre al carico finanziario che impone ai proprietari, l’imposta sulla proprietà dell’alloggio è corresponsabile dell’elevato indebitamento ipotecario delle economie domestiche in Svizzera.
La decisione adottata oggi dal Consiglio nazionale è quindi deludente. Tuttavia, il PLR continuerà ad impegnarsi per la soppressione dell’ingiusto valore locativo, presentando nuove proposte costruttive.
PLR.I Liberali Radicali. Avanti insieme.