Siamo ormai confrontati ad una nuova realtà: la guerra è in Europa. L'intervento militare russo in Ucraina rappresenterà una cesura nella storia europea. La politica di potenza è tornata sul nostro continente. In questo contesto mutevole, è importante trarre le giuste conclusioni per poter rivestire in modo credibile il nostro ruolo di neutralità armata e proteggere al contempo in modo efficace la popolazione svizzera. La Svizzera deve potersi difendere. Dando inoltre il suo contributo alla libertà in Europa. Il Consiglio federale è quindi invitato a prendere le seguenti misure:
Aumentare le spese per la difesa
Se i paesi membri dell'Alleanza atlantica spendono il 2% del loro prodotto interno lordo per la difesa, la Svizzera indipendente dovrebbe spendere l’1% del suo PIL per proteggersi, ossia 7 miliardi di franchi l'anno.
Aumentare la prontezza d’intervento
Un aumento die militi delle forze armate a 120.000 unità deve essere avviato al più presto. Quando si aumenta il numero di truppe e si modernizza il materiale, va tenuto sufficientemente conto delle capacità di difesa contro una guerra convenzionale. A medio termine, gli effettivi devono essere ulteriormente aumentati. Inoltre, bisogna concentrarsi sulla difesa del cyberspazio. Lo sviluppo e l'ampliamento delle capacità informatiche della Svizzera devono essere prioritari.
Accelerare l’acquisto degli F-35
L'acquisto degli aerei da combattimento F-35, già programmato, deve essere avviato il più presto possibile.
Assicurare la capacità operativa delle forze armate
La pandemia ci ha insegnato che la teoria e la pratica sono spesso distanti. Ecco perché la capacità operativa delle nostre forze armate deve essere esercitata regolarmente. Solo in questo modo si possono trovare e correggere gli errori. Un esempio è il test della reale capacità di intervento delle forze armate con un esercizio di mobilitazione.
PLR.I Liberali Radicali. Avanti insieme.