Il messaggio adottato oggi dal Consiglio federale va nella direzione indicata dal PLR nel corso della procedura di consultazione, in particolare per quanto riguarda la necessità di lanciare un processo di privatizzazione quale condizione per l’eliminazione del divieto di concedere crediti e ipoteche per PostFinance. Due aspetti che non possono essere separati. Infatti, senza privatizzazione, PostFinance beneficierebbe di vantaggi concorrenziali ingiustificati – ad esempio le garanzie di Stato – introducendo sul mercato una “Banca di Stato” nociva per la concorrenza. Sarebbe inopportuno in un mercato perfettamente funzionante. Con la decisione odierna del Consiglio federale, PostFinance diventerebbe in futuro un attore uguale agli altri nel settore bancario e ciò varrebbe anche per i requisiti minimi di capitale: anche in questo settore, soltanto una privatizzazione coerente può essere considerata. Una garanzia della Confederazione per quanto riguarda i fondi propri non è auspicabile. Alcune alternative erano state presentate nel progetto preliminare e devono ora essere riprese nel dibattito parlamentare. Il PLR vigilerà affinché questo processo di privatizzazione sia condotto in modo coerente.
Un servizio universale adatto ai nostri tempi
Considerando i profondi cambiamenti a cui è confrontato il settore in cui opera la Posta, è necessario discutere del servizio universale e del suo finanziamento. A questo proposito, il Gruppo liberale radicale ha depositato nel corso della sessione estiva 2021 una mozione in cui chiede al Consiglio federale di adattare il servizio di base della Posta alle nuove esigenze della popolazione e dell’economia, senza per questo rinunciare al principio dell’autonomia finanziaria. Per il PLR è fondamentale che la Posta possa continuare a fornire servizi di elevata qualità, adatti ai nostri tempi, con risorse proprie.
PLR.I Liberali Radicali. Avanti insieme.