Per evitare un altro rapido aumento dei ricoveri dopo le vacanze autunnali, come quello osservato dopo le ferie estive, il Consiglio Federale, con la sua decisione di oggi, ha deciso di inasprire le attuali regole di ingresso in Svizzera. I rientri dalle vacanze dei non vaccinati (o non guariti dal Covid) sarano gestiti con un obbligo di due test, uno da presentare all’entrata, l’altro da effetturare in un intervallo di quattro-sette giorni. È una buona scelta. Perché proprio a causa die rientri dalle vacanze, diversi ospedali stanno segnalando una forte occupazione dei loro letti Covid nelle unità di terapia intensiva. Un'escalation simile a quella dell'anno scorso deve quindi essere evitata. I frontalieri saranno esentati dall'obbligo di questi test e il PLR accoglie con favore questa decisione, perché lo stretto scambio sociale ed economico nelle regioni di confine deve rimanere garantito.
La vaccinazione porta più libertà
Il PLR rimane l'unico partito di governo a sostenere il Consiglio federale nella scelta di abolire i test antigenici gratuiti per le persone asintomatiche. Per questo il PLR si rallegra del fatto che il Consiglio federale continui a perseguire questa sua strategia. Dall'annuncio dell'estensione del certificato Covid, più persone si stanno vaccinando. Il vaccino rimane l'unico modo per proteggersi in modo efficace dal virus e di evitare così misure più restrittive. Gli incentivi a vaccinarsi devono quindi continuare ad essere mantenuti. Il PLR considera positivo che l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sia intenzionato ad acquistare un vaccino di tipo vettoriale. Questo amplierà la gamma di vaccini disponibili, fatto che dovrebbe portare ad un più alto livello di immunizzazione tra la popolazione.
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