L’alleanza anti-PMI frenata grazie al PLR!

Al Consiglio nazionale, un’alleanza «anti-PMI» formata da PS, UDC, Verdi e Centro ha sostenuto la nefasta legge federale sulla verifica degli investimenti. Grazie al PLR, questa decision è stata momentaneamente bloccata: la Commissione dell’economia del Consiglio degli Stati, infatti, ha deciso di non entrare in materia. Le aziende svizzere di successo che vogliono svilupparsi, ora posssono sperare. 

Grazie all’azione del PLR, la Commissione dell'economia dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) ha per ora evitato il peggio, decidendo di non procedere ulteriormente con l’idea della pericolosa legge sulla verifica degli investimenti, che avrebbe scatenato un'ondata di burocrazia per le nostre PMI. Va ricordato che questa legge “ammazza-lavoro” ha trovato una maggioranza in Consiglio nazionale grazie ad un'alleanza antiliberale, che ha votato senza tenere conto dei costi per le PMI del nostro Paese. Cédric Wermuth (co-presidente del PS), Marcel Dettling (presidente dell’UDC), Gerhard Pfister (presidente del Centro), Samira Marti (PS) e Balthasar Glättli (Verdi) hanno votato a favore di queste nuove misure burocratiche. È solo grazie all'opposizione del PLR che l’introduzione di una nuova autorità di vigilanza è stata per il momento accantonata - un barlume di speranza per l'economia e le imprese del nostro Paese.

Decisioni in mano a funzionari, invece che ad imprenditori

La legge sulla verifica degli investimenti, frutto di una mozione del Consigliere agli Stati Rieder (Centro), avrebbe le stesse conseguenze dello sparare con un cannone sui passeri. Motivata da un timore diffuso, mira a creare un'autorità di controllo che approvi gli investimenti esteri nelle aziende svizzere. Il Consiglio nazionale ha ampliato drasticamente la portata burocratica della nuova autorità di vigilanza. Non sarebbero infatti controllati solo gli investitori vicini allo Stato (ad esempio i cinesi), ma tutti gli investitori stranieri. La cosa peggiore è che spesso sono proprio le aziende di maggior successo a cercare nuovi investitori. Il controllo statale sugli investimenti impedirebbe a queste aziende che stanno ottenendo ottimi risultati di fare affari in modo mirato. Questo ostacolo burocratico è quindi sproporzionato, crea incertezza giuridica ed è dannoso per la Svizzera.

No al controllo statale sugli investimenti

Invece di essere controllate dallo Stato, rendendo così più difficili gli investimenti, le nostre PMI dovrebbero poter decidere in autonomia. Gli imprenditori sanno meglio di chiunque altro dove trovare gli investimenti di cui hanno bisogno. Il controllo statale distrugge posti di lavoro, perché le aziende non possono crescere. Questo non preoccupa gli investitori stranieri, che sono felici di investire i loro soldi altrove. Le aziende svizzere sarebbero invece abbandonate al loro destino.

Una politica razionale per le nostre PMI

La decisione non è però ancora definitiva. Resta da vedere se il Consiglio degli Stati seguirà il PLR e le indicazioni della Commissione. Il PLR chiede alla Camera alta di agire nella consapevolezza di un'economia interconnessa a livello globale e nell'interesse delle PMI svizzere. Questo è l'unico modo per fermare l'alleanza anti-PMI.

PLR.I Liberali Radicali – Noi costruiamo una Svizzera forte per le nostre PMI!

Thierry Burkart
Damien Cottier
Arnaud Bonvin