No alle iniziative agricole estreme
Le iniziative sull'acqua potabile e sui pesticidi sono state chiaramente respinte. Anche se queste due iniziative hanno affrontato temi importanti, la popolazione ha giudicato troppo estremo il percorso verso l'obiettivo come. Entrambe le iniziative si sono spinte chiaramente troppo lontano secondo il PLR: la loro attuazione avrebbe infatti messo in pericolo non solo l'agricoltura svizzera, ma anche la nostra capacità di approvvigionamento alimentare. Il PLR è quindi soddisfatto del fatto che il romanticismo socialista che ha caratterizzato entrambe le iniziative abbia ricevuto un chiaro "no" da parte dell’elettorato.
Sì alla Legge sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT)
La Svizzera vuole agire prima che sia troppo tardi in particolare nella lotta al terrorismo; lo dimostra il fatto che la proposta del Dipartimento federale di giustizia e polizia è stata chiaramente accettata alle urne. L'Ufficio federale di polizia può ora intraprendere azioni preventive contro le minacce terroristiche in caso di indizi concreti. In sostanza, la legge garantisce a «fedpol» gli strumenti per monitorare le persone pericolose a tutti i possibili stadi di radicalizzazione. In accordo con il Cantone interessato, fedpol può emettere divieti d’accesso e impedire alle persone pericolose di lasciare il paese, ad esempio verso le zone di guerra. Se una persona pericolosa dovesse violare ripetutamente le condizioni imposte, come ultima ratio potrà essere posta agli arresti domiciliari per ordine di un tribunale. Il PLR è convinto che queste misure miglioreranno la sicurezza del nostro paese, soprattutto perché l'efficacia di alcune misure è già stata dimostrata nella lotta alla violenza domestica e nella prevenzione dell’hooliganismo. L’impegno in favore della legge da parte della Consigliera federale Karin Keller-Sutter è da sottolineare.
Sì alla Legge Covid-19
Grazie al chiaro "sì" alla legge Covid 19, le misure necessarie per combattere la pandemia e quelle di sostegno ai settori e ai lavoratori particolarmente colpiti dalla crisi possono continuare ad essere applicate. Tuttavia, questo non significa che il Consiglio federale abbia ora mano libera. Con la legge Covid 19, il Parlamento ha infatti creato una base legale per continuare ad affrontare la situazione di pandemia senza dover far ricorso diritto di necessità. È un passo importante: dallo stato di emergenza e diritto di necessità si passa ad una gestione della crisi legittimata democraticamente, come proposto dal Consiglio nazionale e dal Consiglio degli Stati. In particolare, le aziende colpite dalla pandemia potranno continuare a contare sulle misure di sostegno.